CATEGORIA RAGAZZE e RAGAZZI (12-13 Anni)

In questa Categoria, intermedia tra quella Esordienti e quella Cadetti, i giovani aspiranti Atleti cominciano a sperimentare le varie discipline dell’Atletica in maniera piú puntuale. Lo spirito ludico, seppure ancora presente nelle competizioni, comincia via via a diventare un ricordo della precedente Categoria, le distanze di gara si allungano, aumenta la varietá e il peso degli attrezzi, i salti richiedono piú precisione di esecuzione.
L'’introduzione delle prove multiple con il Tetrathlon permette ai giovanissimi Atleti di esplorare Salti, Lanci, Corsa Resistente e Ostacoli in di inziare a valutare in quali tra queste discipline riescono a fare un pó meglio. Attraverso le varie discipline il giovane Atleta comincia a misurarsi con se stesso e con gli altri. Le indicazioni tecniche impartite dall’'Allenatore cominciano ad essere piú specifiche e mirano a potenziare le abilitá motorie, specie in quelle aree dove il giovane aspirante Atleta mostra delle carenze. Il giovane Atleta di questa Categoria, non é ancora fisicamente maturo e conscio delle proprie possibilitá, non conosce ancora le future attivitá Federali dell’Atletica Leggera e quindi non é in grado di preferire e scegliere una piuttosto che l’altra disciplina.
L’Allenatore deve pertanto guidare il giovane aspirante Atleta all’esplorazione delle varie discipline e invitarlo a rinviare l’eventuale scelta prematura della disciplina proposta dall’ancora poco esperto giovane Atleta nelle Categorie successive. Piuttosto, a partire da questa Categoria, l’Allenatore deve costruire nel tempo un Atleta che dovrá andare forte nelle successive Categorie degli anni futuri, trovando il giusto compromesso tra motivazione a migliorarsi e accettazione dei risultati ottenuti, anche quando i risultati non sono quelli attesi. E’ intrinseco dello Sport che i giovani vanno in pista per non farsi sopraffare dagli avversari e discorsi a lunga gittata del costruire oggi per provare a vincere domani, non sempre sono recepiti dai giovanissimi Atleti come o un beneficio.
Il concetto dello sviluppo della Multilateralitá, anche e soprattutto in questa Categoria, trova la sua massima espressione. L’allenamento Multilaterale, oltre ad essere indispensabile per uno sviluppo motorio e somatico armonioso del giovane aspirante Atleta, rappresenta anche un formidabile strumento da campo, didattico e tecnico, per l’Istruttore. L’allenamento Multilaterale infatti arricchisce le sedute di allenamento, evitando che queste diventino ripetitive e talvolta anche noiose agli occhi dei giovani che desiderano trovare nuovi stimoli.
L'’insorgere della noia, infatti, specie per i giovani esuberanti, potrebbe portare ad un Abbandono Precoce della pratica sportiva, senza averne compreso purtroppo anzitempo i futuri benefici che la stessa avrebbe poi comportato per il dato giovane nelle categorie superiori.
Anche in questa Categoria i Genitori hanno un ruolo importante. Mentre l’'Allenatore osserva giorno dopo giorno l’'evolversi del giovane aspirante Atleta pensando al futuro, talvolta i Genitori anticipano al giovane figlio discorsi a breve durata che lo deviano dal percorso agonistico tracciato dall’Allenatore a piú lunga scadenza. Sovente iGenitori dichiaranp come la presenza del giovane aspirante Atleta al campo é subordinata all’interesse mostrato dal giovane stesso, dando poca importanza ai piani di sviluppo che l’Allenatore cerca invece di trasmettere al loro proprio figlio. Oggi i compiti, domani il meteo, dopo domani un compleanno e poi ancora un impegno reso invalicabile da pressanti motivi familiari a cui nessuno si puó opporre, non sempre consentono allenamenti regolari ed efficaci, rendendo talvolta vana la pianificazione e i programmi di sviluppo costruiti dall’Allenatore, a favore del giovane Atleta.
La ragione di questo risiede spesso in una diversa veduta, tra Allenatore e Genitori, della motivazione per cui il giovane aspirante Atleta fa Atletica. Il divertimento del giovane al campo infatti é recepito dal Genitore come condizione sufficiente affinché il giovane aspirante Atleta continui a fare attivitá, mentre invece l’Allenatore scrupoloso lo intende come condizione necessaria. Dal punto di vista dell’Allenatore infatti é necessario che il giovane Atleta trovi un ambiente in cui stia bene e si diverta pure in questa Categoria ma, é ben consapevole che questo non é sufficiente a costruire o formare un Atleta forte o vincente nelle Categorie successive.
Non sempre infatti si riesce a far capire ad un Genitore che i , una Risultati Internazionali di un Atleta di domani, un Titolo Italiano, una Primato Regionale, una semplice Medaglia Provinciale, passano attraverso la necessaria costanza di impegno e di sapiente crescita fisica, psichica e atletica del giovane Atleta. La costanza tuttavia non sempre é garanzia del risultato, in quanto esso dipende anche dal naturale bagaglio motorio di base, fisico e cognitivo, posseduto dal giovane Atleta. In altre parole, se si vuole sperare di arrivare in alto e ad alti livelli, si deve frequentare il campo con costanza, ci si deve allenare e avere pazienza ma, non é detto che questo basti per diventare un vero Campione.
La non garanzia del risultato agonistico, puó talvolta risultare scoraggiante agli occhi dei Genitori che comunque fanno degli sforzi logistici e quindi economici per garantire gli allenamenti al proprio figlio Atleta. É quindi comprensibile che Genitori responsabili si pongano delle domande in merito alle modalitá e opportunitá sul prosieguo agonistico verso le Categorie successive o sulle motivazioni che spingono il giovane a fare Atletica ma la scelta, specie se a favore della continuazione della pratica sportiva, deve sempre essere lasciata al giovane Atleta.
Tuttavia, la costanza, la pazienza, la perseveranza e l’umiltá negli allenamenti, sono ingredienti necessari per sperare di vedere i propri figli Atleti un giorno cimentarsi in gare di livello Nazionale e Internazionale e questi elementi, sono alla base del bagaglio sportivo del giovane aspirante Atleta ma anche per i Genitori. I giovani aspiranti Atleti infatti devono iniziare ad allenarsi con una certa costanza anche in questa fascia d’etá, perché é in questa fascia d’etá che si costruiscono, giorno dopo giorno, le abilitá motorie, coordinative e ritmiche, tramite andature ed esercizi che rendono il fisico del giovane Atleta pronto all'adattamento degli allenamenti delle Categorie successive, dove poi gli allenamenti saranno indubbiamente piú muscolari e intensi.
É comunque doveroso precisare in questo contesto che, fare Atletica per un po di anni nel Settore Giovanile, a prescindere dai risultati ottenuti, significa far crescere il giovane Atleta consapevole delle proprie forze, in armonia e nel rispetto del proprio fisico, in maniera sana ed equilibrata e con l’acquisizione di un bagaglio motorio che lo accompagneranno per il resto della propria vita. E questo, indipendentemente dalle diverse vedute che possono avere Allenatore, Atleta o Genitore in merito alle motivazioni per cui si fa Atletica, é sempre vero, in quanto intrinseco della disciplina Sportiva dell’Atletica Leggera. Questo  significa che ogni minuto trascorso al campo a fare atletica proficuamente, vale, per il giovane Atleta, di piú di una medaglia o di un podio.
Fare atletica dunque é un valore che aiuta la crescita del giovane Atleta sia fisicamente, sia psicologiamente e su questo, non si puó che essere tutti d’accordo.  

Purtroppo in questa fascia d’etá e in questa Categoria in particolare, le aberrazioni agonistiche o il sopravvalutare le prestazioni dei giovanissimi Atleti, possono essere ulteriore causa di Abbandono Precoce. Se oggi si osserva un Atleta che fa registrare delle prestazioni notevoli, al di sopra della media, bisogna chiedersi intanto se l’etá biologica dell’Atleta coincide con quella anagrafica.
Capita infatti non di rado di vedere in questa Categoria Atleti cresciuti fisicamente in maniera precoce rispetto al percentile di crescita atteso e questo puó significare contestualmente ottenere prestazioni atletiche migliori. Tuttavia, col passare degli anni le prestazioni ottenute potrebbero tendere a livellarsi rispetto alla media e, quello che nella Categoria di oggi veniva interpretato come un potenziale talento, nelle successive Categorie di domani si rivelerá come un Atleta frustrato per non riuscire ad emergere rispetto ai compagni che aveva facilmente battuto in giovane etá nelle precedenti Categorie.
La mancata presunta prestazione dell’Atleta nelle Categorie successive, indipendentemente dal tipo di allenamento effettuato, potrebbe quindi risiedere in una sopravvalutazione del potenziale del giovane Atleta fatta nelle Categorie precedenti dall’Allenatore, dall’Atleta stesso o anche dai Genitori, che non hanno compreso a sufficienza le ragioni che hanno portato il giovane aspirante Atleta ad ottenere quelle date prestazioni in giovane etá.
Allenare senza fretta dunque e allenare con scupolositá, cercando di saper leggere bene le situazioni e gli Atleti che si hanno davanti, é una prerogativa fondamentale per qualsiasi Allenatore del settore che si rispetti.